sabato 14 gennaio 2017

CELL di Stephen King

Titolo: Cell
Autore: Stephen King
Titolo originale: Cell
Traduzione: Tullio Dobner
Editore: Sperling & Kupfer
Collana: Sperling Paperback
Pagine: 502
Prezzo: 10,90€
Formato: brossura
Anno 1ª edizione originale: 2006
Anno 1ª edizione italiana: 2006
Genere:Fantascienza
Codice ISBN: 978-88-6061-704-0

Trama: Boston, 1° ottobre. È un bel pomeriggio di sole e, per Clayton Riddell, una giornata magnifica. Ma, proprio in quell'istante, il mondo finisce. A milioni, tutti coloro che hanno un cellulare che hanno un cellulare all'orecchio impazziscono improvvisamente, regredendo allo stadio di belve feroci. Un misterioso impulso irradiato  dall'apparecchio distrugge il loro cervello e azzera la mente, la personalità, migliaia di anni di evoluzione. Purtroppo è solo l'inizio, perché l'enorme branco di subumani sanguinari comincia a mutare e a organizzarsi. E Clayton, tra i pochi scampati, deve raggiungere la moglie e il figlio, lasciati soli nel Maine e in balia di un telefonino...
(dalla quarta di copertina)

Giudizio personale: metti una giornata qualunque in quel di Boston. Una giornata come tante, fatta di lavoro, scuola, riunioni, chiacchiere. Una normale giornata di sole insomma. Clayton è in fila davanti a un carretto dei gelati, in attesa del suo turno. È felice perché ha appena avuto un incontro di lavoro dagli esiti più che positivi. La svolta, quella che attendeva da una vita, è finalmente arrivata. Un gelato per festeggiare e poi di corsa a casa per dare la buona notizia. Ma è proprio mentre è in attesa che qualcosa accade, qualcosa di terribile, terrificante e inspiegabile. La signora che lo precede nella fila improvvisamente aggredisce il gelataio. In un attimo, da pacifica signora qualunque, si trasforma in un essere violento, feroce, quasi animalesco. Non è l'unica però a comportarsi così. In un batter di ciglia Clayton si accorge che molte, troppe persone in strada stanno impazzendo. Si ritrova così circondato da quelli che una volta erano uomini e donne e ora sono mostri che di umano conservano ben poco. Cosa è successo però? Come è possibile che una donna diventi una belva feroce nel giro di pochi secondi? Clayton nota che tutte le persone colpite da questa terribile "mutazione" stavano parlando al cellulare. È questo il motivo? È dunque il cellulare la causa di tutto? Assillato da questi pensieri, riuscirà a sopravvivere facendo squadra con le poche persone rimaste "normali" e cercando in tutti i modi di raggiungere la sua famiglia, rimasta nel Maine. Con un cellulare.
Questa è, a grandi linee, la trame di Cell. Un romanzo sicuramente avvincente e coinvolgente. Stephen King è e resta il Re. La sua capacità straordinaria di descrivere i personaggi, di raccontarti i personaggi credo sia, nel panorama degli scrittori contemporanei, unica. E, anche in questo caso, lui ci accompagna per le strade di Boston e poi verso il Maine in cerca di salvezza. Ci rende partecipi della vita di Clayton e dei suoi compagni e, come accade sempre nei libri di King, ci fa entrare completamente nella storia. Un'immersione totale e a cui non c'è scampo. Tuttavia, questo non è sicuramente fra i migliori romanzi di King. Tutta la prima parte è pressoché perfetta. La trama è incalzante e, in un attimo, ti accorgi di non poterti staccare dalle pagine, che scorrono veloci. Poi, però, accade qualcosa. La seconda parte del romanzo perde un po' di appeal e, a mio parere, non è all'altezza della prima parte. Soprattutto perché l'intreccio a questo punto prende una svolta secondo me del tutto inaspettata. A questo punto del viaggio Clayton e compagni incontrano un altro gruppo di sopravvissuti: è un bell'incontro, fatto di bei personaggi e belle storie. Ma qui la trama prende una strada che mi ha lasciato un po' perplessa, non del tutto soddisfatta. Non so come spiegare, ma penso che, banalmente, mi aspettassi una spiegazione di quanto avviene diversa. Poi c'è il finale. Cioè finisce così? No Stephen, non si fa! Ecco questa è stata la mia reazione arrivata all'ultima pagina. Ci sono rimasta talmente male che per una settimana non ho fatto altro che ripetere "Davvero? No, dai..." In realtà, a mente fredda e a distanza di un po' di tempo (ho letto questo libro quest'estate), credo che non potesse esserci un finale diverso. Una qualsiasi altra opzione sarebbe stata o troppo prevedibile o troppo forzata. Quindi sì, alla fine è il finale perfetto. Ma fa malissimo lo stesso.
Una cosa che mi è piaciuta molto è l'idea che sta alla base del romanzo, quella da cui tutto parte e ha origine, ovvero i cellulari. Se penso che questo libro è stato scritto nel 2006, quando ancora non eravamo così schiavi dei telefonini come lo siamo oggi, sempre con lo smartphone in mano, mi convinco sempre più della grandezza di King. È un po' come se, undici anni fa, lui avesse previsto tutto: che ci saremmo sempre più rincitrulliti davanti a quelle scatoline "parlanti".
Voto: 6,5 quasi 7

Citazione: "Quello che Darwin per delicatezza non ha voluto dire, amici miei, è che se siamo diventati i padroni del mondo non è stato perché siamo i più intelligenti o nemmeno i più crudeli, ma perché siamo sempre stati i più pazzi e sanguinari figli di puttana della giungla."

Colonna sonora: Technologic dei Daft Punk
Consigliato: ai dipendenti da cellulare.
Istruzione per l'uso: spegnete il telefono e lasciatevi prendere dal libro.

Stay Bookish!

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